Voi avete paura del silenzio o lo ricercate?
Io appartenevo alla categoria di quelle persone che lo rifuggono, che ne sono spaventare, che lo trovano pesante e che tentano in tutti i modi di spezzarlo a costo di dire cose inutili, fuori luogo e talvolta decisamente stupide perché non riescono a sostenerlo. Dico appartenevo perché, grazie ad un approccio diverso, ho iniziato a non averne più paura e anzi a ricercarlo.
Avete mai provato ad ascoltare il silenzio? È denso di emozioni, sensazioni, aliti della nostra anima, non è un vuoto è un pieno di altro, un pieno di noi e non di quello che ci circonda.
Ho provato a fare un elenco dei tipi di silenzio, la mia prima distinzione è stata tra il silenzio in solitudine e quello in compagnia; quanto sono diversi…
Io sono una persona che appena arriva in macchina accende la radio, che se fa le faccende si parla a voce alta, si rivolge al gatto, apre le finestre per godere dei rumori esterni, che non fa nulla per evitare quelli autoprodotti…e sono la stessa che in ascensore, anche solo per un piano, inizia a parlare del tempo oppure chiede solo a che piano l’altro debba andare pur di non stare zitta…
Quanto inquinamento sonoro! quanta inutilità. Le parole sono importanti, ma anche le parole non dette, i silenzi, le vibrazioni, gli sguardi, tutto il linguaggio non verbale al quale io non do il tempo di esprimersi.
Ho dovuto ascoltare il silenzio, come compito durante una lezione di musicoterapia, se non fosse stato un compito non lo avrei mai fatto, tutti insieme, in silenzio, prendendo spunto dalla composizione sperimentale di John Cage, “ 4’33’’ ” che nello spartito da istruzioni all’esecutore di non suonare in quel lasso di tempo durante il quale la composizione diventa il rumore esterno (fruscii, respiri, carte di caramelle)…
E’ stato molto emozionante; intanto ho scoperto che potevo sostenere il silenzio in compagnia, e poi che siamo circondati da rumori anche se non li produciamo. Ho sentito il cuore in gola, la ventola del pc, rumori vicini e lontani. Ho scoperto che alla fine il silenzio completo non esiste. Ho sperimentato lo stesso esercizio in luoghi diversi, anche isolati, e mi sono resa conto che silenzio non vuol dire solitudine, non vuol dire vuoto, non è una mancanza ma è una pienezza a sé da scoprire e vivere .
Vi consiglio di cuore di cercarlo, di riposare la testa e ascoltare altro, in altrove.
…E se avete bisogno di aiuto, di esercizi per praticarlo, leggete il libro di Kankyo Tannier, “La cura del silenzio” nel quale potrete trovare esercizi pratici per applicarlo e viverlo.
Elisabetta Pinciaroli
Maggio 10, 2021Grazie Monia! Io sono tra quelle che il silenzio lo ha cercato. Ho praticato anche ritiri spirituali che richiedevano di stare una settimana intera nel totale silenzio. Stavo così bene che quando tornavo nel tornado quotidiano mi ammalavo. Adesso ho un po perso quelle buone abitudini, presa dal tran tran familiare, ma grazie a te mi sono ricordata della bellezza di sentire anche solo il proprio respiro.
Francesca Fini
Maggio 10, 2021Molto interessante …..scrivi anche bene….’aliti della nostra anima’….o anche quando dici che hai scritto che hai sentito ‘ il cuore in gola’ ….. il silenzio ….molto profondo ….il silenzio dice tante cose….. cercherò anche il libro….bellissimo argomento il silenzio ❤️❤️❤️❤️❤️
Monia Tucci
Giugno 6, 2021grazie sei sempre molto cariuna con me
Cristina
Maggio 11, 2021Finalmente sei ricomparsa…in silenzio.
Brava
Monia Tucci
Giugno 6, 2021grazie di cuore
Sabrina Paladini
Maggio 11, 2021Quanto è vero Monia…. Io è quello che faccio quando vado a yoga …… È un esercizio che ci fa fare stare in silenzio per cercare dentro noi stessi .
Monia Tucci
Giugno 6, 2021infatti. mente e corpo. legame strettissimo e fondamentale