Ho letto da qualche parte un metodo simbolico di mandare via la paura: “Scrivere su un sasso la cosa che ci fa più paura e poi gettare questo peso nel fiume”.
La trovo una modalità molto interessante, a parte che probabilmente, nel mio caso, deprederei una cava, riuscire a lanciare lontano un peso che ci angoscia e rende la vita difficile sarebbe bellissimo.
Gettarlo in un fiume in modo che vada a fondo, sia trasportato dalla corrente, consumato, levigato, fino a diventare un granello di sabbia colorata dell’infinito mare… fosse così facile…sarebbe davvero meraviglioso.
Anche la scelta della pietra da gettare avrebbe il suo peso (perdonatemi il gioco di parole), cosa potrei scegliere per rappresentare la paura di vivere, quella della malattia, della morte dei miei cari, di un banale esame?
Ogni paura dovrebbe avere una forma diversa perchè ha un ruolo diverso nella mia vita. Confesso che ho provato e se non risolutivo, per me è stato sicuramente liberatorio, è stato come strappare la mala erba dal mio bel giardino, come scacciare lontano la zanzara che non mi fa dormire, quel peso che è una zavorra.
E ora immagino il percorso delle mie paure che con la corrente si allontanano da me e che forse diventeranno una parte di un muro a secco, la pietra raccolta da un bambino per farci un quadretto oppure rimarrà per sempre sepolta nella profondità del fiume.
Buona vita a tutti e senza paura!
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