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Giochi didattici capitolo primo: giochi di parole

Il tfa (tirocinio formativo attivo) si è concluso con un elaborato, non una vera e propria tesi, che ha avuto come tema l’importanza dei giochi nella didattica. Ho riportato la mia esperienza e le attività che ho sperimentato nel corso dei miei anni da educatrice prima ed insegnante di sostegno poi. Molti giochi sono stati riadattati e ricreati artigianalmente per essere unici, personalizzati, pensati per il ragazzo/a e la classe con cui si vogliono usare.

Pensando che possa essere utile, condivido con voi alcune pagine e alcune idee.

I giochi di parole si possono svolgere ovunque, sia all’aperto che al chiuso e si possono
adattare a chiunque, sono multilivello.
Parole ed etichette
Il primo giocatore prende una carta categoria, ad esempio spezie, e tutti dovranno elencare
un nome appartenente alla famiglia denominata fin quando saranno finite o nessuno sarà in
grado di aggiungere altri nomi; chi non sarà in grado di rispondere dovrà prendere la carta.
Vincerà colui che avrà il numero inferiore di carte.
Si può variare in maniera sonora utilizzando carte con i versi degli animali, dei mezzi di
trasporto, i suoni della città, canzoni conosciute.
Questo gioco serve per stimolare la memoria, la capacità di categorizzare, di rispettare i
turni.
Suggerimenti di categorie: accessori per la scuola, alberi e piante, alimenti, animali, attori e
attrici, marche di auto, cantanti, città, malesseri e malattie, mestieri e professioni, nomi
femminili, nomi maschili, sport e hobby, titoli di canzoni, vestiario.

Olivia comanda
Chi conduce il gioco dovrà dare un ordine, ad esempio: Olivia comanda di toccarsi
l’orecchio sinistro con la mano destra e gli altri giocatori dovranno eseguire. Questo gioco
serve a stimolare utilizzo dei due emisferi e lo schema crociato. Serve per la manualità.
Associazione di parole
con questo gioco si mira a stimolare la capacità di creare una conseguenza logica tra le
parole. La classe viene divisa in squadre: se il primo giocatore dice tigre, il secondo,
avversario dell’altra squadra deve trovare qualcosa che sia affine a questa parole, ad
esempio animale, Africa, giallo, zampe, etc… ad ogni risposta congruente si assegnano due
punti, in caso di risposta sbagliata, invece si tolgono al gruppo.
Questo gioco stimola la cooperazione, affina il pensiero logico, la capacità di ampliare la
propria veduta e percezione del numero di possibili parole che si possono associare tra
loro.
Ti ricompongo io
L’insegnante si assicurerà di fornire ai propri studenti un numero elevato di parole e frasi
prese dai giornali, riviste, dépliant, e i ragazzi, divisi in squadre, dovranno comporre frasi; i
punti verranno assegnati in base alla lunghezza e al senso della frase.
In caso di ragazzi con ritardo cognitivo o con difficoltà psicomotorie, questa attività sarà
semplificata richiedendo all’alunno di ricomporre frasi già predisposte dalla squadra di
appartenenza, di verbalizzare la frase ottenuta, o di fornire alla squadra il materiale da
elaborare.
Collana di parole
Un giocatore estratto a sorte dice una parola a suo piacimento, il secondo deve proseguire
dicendone un’altra che inizia con le ultime due lettere della precedente, ad esempio
maniCA- cavalLO- locaLE, etc. Il giocatore che non trova la parola viene eliminato. Per
facilitare l’esecuzione possiamo preparare dei cartoncini con la divisione in sillabe per
semplificare la composizione e la scomposizione da parte dei soggetti con disabilità o con
BES linguistici
Cosa faresti se…
Questo gioco serve ad esercitare ad utilizzare sia il periodo ipotetico che il problem
solving. Si creano almeno tre squadre, una pone la domanda e le altre due danno una
soluzione che verrà votata dalle altre squadre. Es: Cosa faresti se vedessi una persona a
terra? Risposte es: chiamerei l’ambulanza, lo solleverei etc.
Ritagli divertenti
Per giocare è necessario avere a disposizione fumetti a strisce presi dai giornali, delle
forbici e matite; dopo averle ritagliate e mescolate i partecipanti ne pescano un numero
concordato a caso. Dovranno ricostruire una storia, sfruttando la propria fantasia,
l’importante è utilizzare tutte le immagini a disposizione. E’ un modo diverso per scrivere
una storia.
Dove si trova?
Questo gioco serve per imparare la geografia, esisteranno carte tematiche suddivise tra
continenti, stati regioni, città, fiumi, monti, etc… ad ogni categoria verrà assegnato un
punteggio. I giocatori sceglieranno una carta e dovranno porre un numero concordato di
domande al rappresentante della squadra avversaria per rispondere esattamente. Vince la
squadra che riesce a ottenere il punteggio più alto. Il tempo per il gioco viene stabilito
all’inizio dell’attività, tenendo conto dell’età dei partecipanti e della loro capacità di
mantenere attenzione e concentrazione.
Il gioco dei significati
Materiale occorrente: carta, penna, vocabolario e due cartoncini con su scritto vero o falso.
Questo gioco prevede che la classe venga divisa in squadre e che ad ogni squadra venga
fornito un vocabolario. Chi conduce il gioco, in genere un docente, pesca una lettera. Ogni
gruppo dovrà scegliere una parola a piacere e dire il significato vero o falso agli altri
gruppi. Al via del conduttore, le altre squadre esporranno il cartoncino con la risposta che
ritengono esatta. Chi risponde esattamente prende il numero dei punti concordato, la
squadra che invece sbaglia, li perde. Vince la squadra che nel tempo concordato accumula
il maggior numero di punti.

 

Mi permetto di segnalarvi alcuni libri che possono risultare molto utili per “imparare giocando”

C. tuttle, P. Paquette, Giochi con le parole, edizioni Red

E. Zamponi , I Draghi Locopei,  imparare l’italiano con i giochi di parole, Einaudi

A cura di U. Eco, Povero Pinocchio, ed Comix

M. Parente, La fabbrica dei giochi, strategie ludiche per bambini con Bes, ed Erickson

Questo un primo assaggio, nelle prossime settimane giochi matematici, senso motori, da tavolo e di ruolo.

Rimango a disposizione per domande e delucidazioni

Buon lavoro mamme, babbi e colleghi

 

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