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Giochi didattici: i giochi percettivi e senso motori

Anche questo mese, alcuni giochi didattici da condividere con i vostri studenti ma che potete anche sperimentare in famiglia durante una giornata piovosa o di festa

Puzzi e profumi; riconosci l’odore
il gioco prevede che la classe sia divisa in squadre, a turni i partecipanti saranno bendati e
dovranno riconoscere la spezia, i fiori, la colla, qualsiasi oggetto che abbia un odore,
soltanto attraverso l’olfatto. Vince la squadra che riesce a riconoscere il maggior numero di
odori. Questo gioco coinvolge diverse dimensioni, quella percettiva, la cognitiva, stimola
l’attenzione , il linguaggio verbale, l’associazione tra nome e odore. Può essere utilizzata
come attività all’aperto e al chiuso.
E’ un gioco è molto indicato per studenti con ritardo motorio o con deficit dell’attenzione,
perché i tempi devono essere molto brevi.
Questo tipo di attività può essere propedeutico a lavori di scienze naturali, cucina (negli
istituti alberghieri).

L’oggetto misterioso
Il gioco prevede che la classe sia divisa in squadre, che un giocatore per squadra peschi
una carta con su scritto un nome e sia in grado di descriverlo ai propri compagni. E’ molto
utile nel caso di studenti non italofoni o con povertà di linguaggio perché dovranno
sforzarsi di utilizzare un maggior numero di parole, parafrasando o facendo esempi che
portino a capire di cosa si tratta.Una variante potrebbe essere data dall’inserire, all’interno di una scatola forata, degli
oggetti che i giocatori dovrebbero riconoscere soltanto attraverso il tocco.

Come ti emozioni?
Esiste una quantità enorme di materiale sulle emozioni, questo gioco che ho utilizzato più
volte con studenti nello spettro autistico, prevede diversi livelli di sviluppo delle attività: i
partecipanti si dividono in piccoli gruppi e ciascuno pesca una carta sulla quale è
rappresentata una persona il cui atteggiamento o espressione esprime un sentimento. A
turni devono interpretare la propria carta e farla capire ai compagni di squadra e vince la
squadra che indovinerà il maggior numero di emozione in un tempo concordato; questa
attività coinvolge più ambiti, motricità, cognizione, attenzione, linguaggio non verbale,
relazioni, e promuove la cooperazione. Tenendo conto delle difficoltà che può incontrare lo
studente nel riconoscere espressioni ed emozioni, si potranno creare carte personalizzate
con i volti di persone conosciute in luoghi e situazioni familiari per poi estenderle e
generalizzarle con carte standard.

Giochi senza Frontiere
Deve il suo nome ad un programma degli anni 80, in cui squadre provenienti da tutto il
mondo si sfidavano per superare prove molto differenti tra di loro. A scuola può essere
riproposto adeguandolo di volta in volta agli spazi, ai tempi, all’età e alle dimensioni che
vogliamo coinvolgere, sempre tenendo conto delle necessità dei singoli individui. I
percorsi possono essere pensati per rinforzare abilità o farne nascere altre, si possono
utilizzare oggetti che fungano da ostacolo o da margine, gessi colorati per delimitare
confini, oggetti di ogni genere per stimolare la motricità fine (mollette per stringere, pinze,
etc…). In questo tipo di attività si possono inventare prove che richiedano equilibrio, forza,
capacità di soffiare, stringere, aprire, saltare e dovranno sempre essere calibrate sui
partecipanti.

Il cuoco pasticcione
Questo gioco è stato pensato per gli studenti di un istituto alberghiero, la classe viene
divisa in squadre che a turno scelgono una ricetta, scrivono ingredienti, procedimento di
realizzazione, tempi di cottura nel caso sia necessaria, poi fanno uscire un avversario e
tolgono un particolare (ingrediente o altro) al suo rientro il partecipante dovrà dire cosa
manca.
Nel caso di studenti con disabilità si metteranno sul tavolo fisicamente gli ingredienti
necessari per la realizzazione, chiedendo poi di capire quale manca oppure si chiederà di
ricomporre la sequenza temporale delle immagini che rappresentano il procedimento per la
realizzazione del prodotto.

Quanti ne vedi
Questo è un gioco che serve a stimolare l’osservazione e può essere utilizzato in ambienti
diversi; dopo aver stabilito un tempo, si sceglie una lettera dell’alfabeto e si chiede ai
partecipanti di scrivere o nominare il maggior numero di oggetti che iniziano con quella
lettera presenti nella stanza. Vince chi riesce a fornire il maggior numero di parole. Una
variante può essere Caccia nel museo, in questo caso si chiede ai ragazzi che si trovano
all’interno di una pinacoteca o galleria, di trovare, nella stanza, il quadro col maggior
numero di oggetti di un certo tipo, oppure col personaggio vestito in un certo modo; di
volta in volta la richiesta sarà calibrata sul particolare sul quale vogliamo attirare
l’attenzione dei soggetti a cui è rivolto.

Sono io!!!
questo gioco può essere utilizzato nel momento in cui si deve fare la conoscenza di una
nuova classe per presentarsi e far conoscere il proprio nome: tenendo in mano una palla o
un gomitolo, nel caso in cui l’ambiente non permetta troppo movimento, dopo essersi
messi in cerchio, il giocatore che ha in mano la palla pronuncia il nome di un giocatore
lanciando la palla nella sua direzione, l’altro deve recuperare la palla, dire sono io e
lanciarla di nuovo nominando un altro. Nel caso di ragazzi con compromissioni motorie, al
posto della palla potrà essere utilizzato uno scettro da passare delicatamente di mano in
mano o un qualsiasi oggetto di facile prensilità.

Scrittura manuale
La classe viene divisa in gruppi; nello svolgimento del gioco ogni squadra metterà in
campo 2 giocatori: uno per scrivere sulla schiena dell’altro il messaggio che avranno
pescato in un mazzo appositamente creato. Vince la squadra che riesce a ricomporre la
frase nella maniera più fedele e comprensibile.

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