Buon giorno e buon anno!

Sbirciando suoi social, siamo passati dalla sfilza di foto sui propri alberi di natale e commenti divisi tra fautori della tradizione e “odiatori” del Natale e dei riti ad esso connessi per i motivi più disparati (e a volte disperati), alle foto delle tavole imbandite per l’ultimo dell’anno, ai bilanci ed è a questo proposito che vorrei condividere una riflessione.

ARGOMENTO BILANCI DI FINE ANNO

Nel 99% di quelli che ho letto, c’è tanta felicità nell’abbandonare l’anno appena trascorso e voglia di riversare tutte le speranze in quello nuovo.

Ma davvero l’anno precedente deve essere stato brutto e tutto quello che ci è accaduto solo da dimenticare? Non salveremmo niente? Neanche un tramonto, un alba, un abbraccio, un sorriso, un viaggio?

Personalmente posso dire che il 2019 è stato un anno molto, molto, impegnativo e doloroso: ho fatto i conti con tante cose che non avevo visto prima, ho iniziato nuovi percorsi, ho dovuto chiudere rapporti, allontanare persone, ho iniziato ad ascoltarmi profondamente e a cercare risposte.

Ho perso un amico di 50 anni, che è stata una pietra miliare della mia vita, ma anche mio figlio ha perso un suo amico dodicenne, la vita con loro due è stata senza dubbio molto più dura. Cosa mi hanno insegnato loro due? Intanto la forza, si sono comportati da veri amici, J. È stato un eroe, mai una lamentela, ha sempre provato a vivere normalmente, a combattere, a mettersi in gioco, tanto da riuscire ad essere in classe il primo giorno di prima media per poi andarsene 2 settimane dopo.. Damiano, mio figlio, ha messo da parte le sue paure, si è adattato ai vari limiti che sono incorsi nel tempo pur di rimanergli accanto, ha fatto tante domande, ha pianto.

Dico questo perché quando pensiamo che la vita faccia schifo e sia ingiusta…

abbiamo ragione . A volte fa schifo ed è ingiusta.

Mi sono fatta mille domande stupide, quelle senza senso che non aiutano e anzi rinforzano il senso di ingiustizia e di impotenza.

Poi ho pensato alla straordinaria fortuna che ho avuto a conoscere queste 2 persone straordinarie, a quanto le loro vite, seppur troppo brevi, siano state fondamentali, per me come per tantissime persone. Possiamo dire la stessa cosa di tante persone che magari vivono 100 anni senza sapere di essere vivi?

Potrei farvi una lista lunghissima di cosa mi hanno insegnato ed hanno insegnato agli altri e di come io abbia capito che ogni istante è importante e va vissuto pienamente.

Retorica? Si tanta. Luoghi comuni? Di sicuro.

Ma ci scordiamo troppo spesso di quanto sia prezioso tutto.

È scontato lavarsi il viso la mattina appena alzati, o riuscire a prepararsi da soli la colazione?

È davvero necessario scontrarsi con la malattia e la morte per apprezzare ogni minimo gesto , istante della nostra vita?

E allora… il mio proposito per quest’anno è di apprezzare tutto, anche il dolore che non dobbiamo scacciare come un nemico, perché fa parte di noi e ci permette di essere quello che siamo e guardare in maniera diversa quello che ci capita. Non deve essere un freno alla nostra felicità ma una spinta a prendercela tutta, a cercarla senza rimandare.

Oggi ci siamo, ci sono le persone che amiamo, forse non tutte, ma qualcuna c’è, e se non c’è è l’ora di andarla a cercare, non dico una nuova compagna/o, ma intendo un essere vivente da amare, a cui sorridere o da cui ricevere un sorriso o delle fusa.

Apriamoci alla vita. Guardiamo il mondo con occhi nuovi.

Grazie 2019

Benvenuto 2020