“Medicina medicina, un pò di cacca di gallina e un pò di gatto e domattina non c’è più altro” questa filastrocca era la cura che utilizzavano i miei nonni ogni volta che cadevo e mi sbucciamo,
Sono le 6 di questa tranquilla Domenica mattina, tutti dormono e tutto tace, anche fuori finalmente c’è silenzio, dopo una notte di bagordi altrui, di urla, canti, musica e traffico becero e maleducato.
Ormai è un appuntamento fisso, ogni anno riprovo a sostenere (e magari prima o poi superare) la prova preselettiva per il corso di specializzazione per il sostegno, studio un programma che non c’è,
Fin da quando ero molto piccola, per affrontare le avversità della vita, prima quelle minuscole, come non poter mangiare barattoli interi di nutella o arrampicarmi sugli alberi, poi quelle più serie,
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