Chi come me si è stufato di trovare dentro la cassetta della posta solo pubblicità, bollette e multe?
Chi come me è stata una grafomane compulsiva durante la propria adolescenza?
Se unite questi due caratteristiche riuscite a capire il perché della mia idea, sfida, o come dicono i “ggiovani “, challenge “C’è posta per te”.
Dal un mese scorso ho iniziato a corrispondere con circa 35 persone, alle quali ho mandato una cartolina o una lettera con dentro, oltre a pensieri o parole, piccole cose di carta, oggetti microscopici che possono essere inviati in una busta che pesa meno di 19 grammi.
Cominciando le corrispondenze ho scoperto che non esistono più francobolli con sopra scritto il loro valore, ma sono divisi in zone, l’Italia per esempio è zona B mentre la Francia B1 (le altre le scoprirò col tempo), ho scoperto il limite del peso, gli orari di ritiro e consegna, e soprattutto ho riscoperto la bellezza di scrivere a mano, di scegliere la carta su cui scrivere, la busta, il profumo da spruzzare per permettere a chi la riceve di chiudere gli occhi e sentirmi.
Ho riscoperto l’emozione di imbucare le lettere una ad una, “per la città- per altre destinazioni”, e il battito di cuore nell’intravedere dal vetro della cassetta della posta, la busta, la risposta.
Ho riassaporato la magia dell’attesa, a cui non ero più abituata, perché non si attende più, non c’è più questo gusto di aspettare, scrivo, invio e gli sms, le mail, i whatsup, arrivano più velocemente del tempo impiegato per scriverlo. Non c’è tempo per gustarsi le parole, le emozioni che ci suscitano o suscitano nell’altro.
Per tenere una mail, dobbiamo stamparla, con caratteri anonimi, invece le lettere possono essere custodite in scatole di legno, di cartone, da scarpe, e lette e rilette all’infinito.
Io conservo tutte le lettere ricevute dalle amiche del mare, dagli ex fidanzati,da compagni di classe o colleghi di lavoro, come un piccolo tesoro di emozioni, come un salvavita, “rompere il vetro in caso di bisogno”.
Per me riguardare le vecchie lettere è una vera e propria cura, una carezza per l’anima perché custodiscono ricordi preziosi, che nella maggior parte dei casi mi suscitano sorrisi e mi riportano in tempi e luoghi lontani.
E’ per questo motivo che cerco di accaparrarmene raccoglierne di nuove per arricchire la mia scatola dei tesori e possibilmente quella delle persone a cui voglio bene.
Ho deciso infatti, di inviare delle lettere in cui chiedo scusa e/o ringrazio i destinatari della missiva per cose che abbiamo condiviso, e per me è davvero un’esperienza difficile ma al contempo liberatoria e che mi rende felice…chissà cosa proverò chi la riceve…
Per chi volesse partecipare, può scrivere alla mia mail, sia per corrispondere con me che con una serie di altre persone che mi hanno autorizzato a inoltrare il loro indirizzo. Sarebbe bellissimo avere finalmente buche delle lettere piene di cartoline colorate e lettere affrancate con bolli provenienti da tutto il mondo.
Buona scrittura
Marco
Dicembre 7, 2020È vero ora corre tutto e non abbiamo mai tempo per rallentare e non sappiamo aspettare, anzi il godere nell’aspettare ora abbiamo tutto subito e non godiamo delle piccole conquiste.
Elisabetta
Dicembre 7, 2020Favolosa Monia! Anche io da bambina è ragazza ho riempito diari e diari segreti. E ho enormi scatoloni di ricordi..
Silvia Maria Olivares
Dicembre 7, 2020Ho avuto una “amica di penna” per anni a cui mandavo fogli a protocollo scritti pieni dei miei pensieri e avventure…bellissima l’iniziativa che hai intrapreso e se solo mi ricordassi il tuo numero civico ti spedirei subitissimo una lettera…dovremo aspettare la tua risposta via WA….
Sei sempre fantastica!
Anna Petri
Dicembre 8, 2020La trovo una bella iniziativa, avrei voluto averla io ma non sono coraggiosa come te..
Anche io ho riempito scatole di diari ma negli ultimi anni mi sono stancata e…mi manca lo scrivere i miei pensieri.
Se vuoi mi unisco a questo gioco e ti scrivo
e te scrivi a me!