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Contrappasso

Cosa vi fa venire in mente questa parola? immagino che anche voi, subito, abbiate pensato a Dante, ed invece questo “Contrappasso” è stato scritto da Andrea Delogu.

Ho appena finito di leggerlo e fremo dalla voglia di condividere con voi le emozioni spiacevoli, forti, inquietanti che mi ha trasmesso e che mi hanno tenuta incollata a queste pagine sebbene le sensazioni di disagio, di fastidio, di preoccupazione e di paura, mi facessero venir voglia di interromperlo. Di fatto l’ho letto come faceva Don Abbondio col suo breviario, chiudendolo per assaporarlo e poi riaprendolo, guardando il cielo e tutti i piccoli insetti, che mi circondano.

In un futuro prossimo, esiste la legge del contrappasso, per cui, qualsiasi cosa noi facciamo agli animali, capita anche a noi. Come per le bamboline Vodoo. Per evitare rischi, il mondo diventa sterile, le vite ordinate, il cibo razionato e controllato, esistono delle persone, malate, che devono sacrificarsi per il bene della società. Il pensiero diventa unico, chiunque tenti di uscire dai binari viene imprigionato e corretto.

La madre della protagonista viene sacrificata in un’inumana lotteria dove il più debole diviene olocausto per il bene supremo della società. Nel tentativo sovversivo di scardinare il sistema, Sara scava nelle origini e nelle cause di questa atroce pratica fino a confrontarsi con l’artefice di questo mondo.

Gli anni che abbiamo trascorso hanno disumanizzato la nostra società e il contrappasso non risuona come un libro di fantascienza ma come un agghiacciante descrizione di un presente possibile.

La perdita della libertà personale, i ritmi dettati da altri, le decisioni prese per il bene comune e mai per quello del singolo, hanno caratterizzato questi tempi e probabilmente continueranno a farlo. Per i protagonisti del libro, come per noi, l’idea che non ci siano alternative, che il pensiero della maggioranza sia senza dubbio quella giusto, che si debba obbedire alle regole, che la paura sia più forte della giustizia e della libertà, condiziona le loro vite come ha condizionato le nostre, tanto da far credere che non esista più la possibilità di scegliere.

Invece si può e si deve sempre sceglie. Scegliere di scegliere. E’ già il primo passo verso la libertà. A volte è terribile avere a disposizione una ampia rosa di alternative perchè è come trovarsi in mare aperto senza saper nuotare, ma nel momento in cui si cominciano a muovere le braccia nella maniera giusta si riesce a stare a galla e ad andare lontano.

Non voglio scrivere oltre per non rischiare di farvi intuire il finale, perchè la cosa che ho apprezzato di più di questo libro è stata l’imprevedibilità di situazioni e avvenimenti e naturalmente del finale.

Chiudo con un grande punto interrogativo, per loro (i protagonisti e gli abitanti di quel mondo) e per tutti noi.

Buona lettura

 

 

Andrea Delogu “Contrappasso” HarperCollins

Ho comprato questo libro alla Libreria Menabò di Firenze, piccola ma  ben fornita, con una vetrina che viene rinnovata molto spesso in modo da attirare avventori di passaggio.


Libreria Il Menabò – Firenze

 

 

 

 

 

 

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