Esami agli sgoccioli

Sono gli ultimi giorni dell’esame, neanche la festa del Patrono li ha fermati, perchè le scuole superiori sono statali e non comunali, la macchina ha funzionato benissimo, nonostante il caldo, nonostante i cambiamenti in corso d’opera, nonostante tutto, siamo arrivati alla fine, ed il bilancio è senz altro positivo.

La perfezione non esiste, tante cose sarebbero potute andare meglio, diversamente, ma sarebbero pure potute andare peggio, e per questo mi sento soddisfatta del piccolo contributo che sono riuscita a dare.

Nel quadro dei successi e dei motivi per cui essere orgogliosa del Liceo Artistico di Porta Romana, condivido con voi la storia di Geo, una tra le tante storie belle che dimostrano che, citando Frankestain Junior : “Si-può-fare”.

Geo è nata sorda, e tralasciando le difficoltà iniziali, grazie alla sua spiccata intelligenza, sensibilità, il talento, è riuscita a trasformare un limite in una straordinaria risorsa.

Geo segna, e mi sembra importante ricordare che solo quest anno, il 19 Maggio, la lingua italiana dei segni è stata riconosciuta ufficialmente. Legge anche il labiale, ed ha il sorriso e lo sguardo più dolci ed espressivi del mondo.

Non ho avuto il piacere di lavorare con lei, ma ho  sempre seguito con interesse i suoi progressi e  l’affinamento delle tecniche che la rendessero autonoma : ha sostituito la parte verbale con quella visiva (visto che la sua memoria visiva è più sviluppata) e utilizzato mappe mentali con poche parole e molti disegni.

Il suo modo di pensare è fatto di immagini che lei riesce a riportare con velocità su carta, pregio che le è stato riconosciuto anche dalla commissione d’esame che è rimasta esterefatta dalle sue capacità, arrivando a suggerirle di pubblicare i suoi lavori per aiutare altre persone.

L’esame si è svolto con il supporto della mediatrice linguistica che traduceva le domande che lei ascoltava, e alle quali poi rispondeva. Un successo.

Per darvi l’idea della straordinarietà dell’allieva  ho condiviso uno dei  video che ha realizzato durante l’anno e alcune delle sue mappe.

Storie come questa sono la dimostrazione che c’è altro oltre ai banchi a rotelle, oltre ai professori fannulloni, oltre agli studenti untori.

La vera scuola che conosco  e amo è questa, quella che riesce a tirar fuori i preziosi tesori che ogni ragazzo custodisce.