BUON GIORNO!!! OGGI SPECIALE RICETTE DEL CUORE
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO INVIATO RICETTE E ANEDDOTI
Vi scriviamo la risposta del quesito del prof. Spinelli di ieri: “L’incantatore di serpenti – J.L. Gerome” Williamstown (Usa) Clark Institut
e vi mettiamo per l’occasione un dipinto nuovo senza quesiti per augurarvi buon periodo Pasquale…
ECCE HOMO – A. CISERI – GALLERIA D’ARTE MODERNA – PALAZZO PITTI (FIRENZE)
E ora si inizia con le ricette
ANTIPASTO
DI SILVIA
La cosa più imbarazzante del menù di Pasqua è quel povero uovo sodo, nudo, abbandonato nel piatto che ti viene presentato come apertura di un giorno di festa (sigh). E come se non bastasse, c’è sempre chi, per essere fine e adatto alla solennità, prova ad aprirlo tagliandolo con coltello e forchetta e via, l’uovo entra in orbita!!!
Ho pensato ad un lugo accogliente per il povero “ovino”. Ho rubato la ricetta alla festa di compleanno della mia amica Sara N., si tratta di un cestino che può esere mangiato che contiene l’uovo ed altro, a piacere. Io vi lascio una mia versione.
Per il cestino:
- 250 gr di farina
- 50 gr di farina di mandorle
- 60 gr di burro a temperatura ambiente
- sale qb
- cqua qb
Mescolare le farine e il sale, aggingere il burro e lavorare con le mani, aggiungere poca acqua fino a raggiungere una consistenza omogenea e morbida. Mettere l’impasto in frigo a riposare per almeno 30 minuti. Stendere l’impasto, fare dei dischi di circa 15 cm di diametro e appoggiarli sopra uno stampino da muffin capovolto, preriscaldare il forno a 180° e mettere i cestini in forno per 10 minuti o fino a quando non saranno dorati.
Occorre poi preparare un’ insalata con fagiolini tagliati a pezzetti, patata bollita tagliata a dadini piccoli, pomodorini e tonno, condire con olio al basilico e sale. Si mette l’insalata condita nei cestini e sopra l’uovo sodo, magari già tagliato in 4 parti ed adagiato in modo carino.
L’insata è veramente super personalizzabile con verdura cruda, verdura cotta, frutta fresca, frutta secca, formaggi, salumi e dressing vari. Io ho messo solo una idea un po’ più leggera, considerando che siamo all’inizio di un pasto importante.
Buon lavoro, buon pranzo e buona Pasqua.
RISOTTO AL RADICCHIO E FORMAGGIO
DI NICCOLO FERRARESE
Dose per 4 persone:
Ingredienti indicativi:
- Dato che sono uno che “improvvisa” gli ingredienti non sono indicati in grammi.
- Risotto al radicchio e formaggio per 4 persone:
- Un cespo di radicchio rosso
- Una cucchiaio di philadelphia
- due dadi vegetali (se non avete brodo serio in casa)
- riso (Q.B.)
- uno scalogno grande
- una carota
- sale
- pepe
- gorgonzola, Asiago o pecorino romano
Soffriggere carota e scalogno a pezzettini e poi aggiungere il radicchio tagliato a strisce sottili. Salare e aggiungere pepe. Dopo averlo fatto rosolare a fuoco lento aggiungere un po’ di acqua per finire di cuocere il radicchio.
Preparare il brodo.
Quando il radicchio è cotto e l’acqua di cottura è evaporata bene aggiungere il riso (io uso il paraboiled che non scuoce ma va bene anche l’arborio o quello integrale), farlo insaporire con il radicchio e poi aggiungere gradualmente il brodo fino quasi a cottura del riso. Quando è quasi pronto aggiungere il cucchiaio di Philadelphia (ma va bene anche un po’ di burro) per mantecare. A cottura ultimata aggiungere il pecorino (in alternativa asiago o gorgonzola), mescolare bene e servire ben caldo.
In tavola mettiamo comunque il parmigiano grattugiato che male non fa.
Importante. Va servito non troppo bagnato né troppo asciutto. Di solito faccio il risotto nello wok perché mi diverto a usare una sola padella per tutto, quindi devo stare attentissimo perché rischio sempre di bruciare il soffritto. Inoltre faccio sempre il risotto per un reggimento, perciò ne mangiamo sempre troppo o avanza regolarmente. Ho scritto che si può scegliere fra i formaggi, ma confesso che spesso mischio un paio di formaggi che tanto ci stanno benissimo. Dato che per il sugo faccio tanto radicchio è un buon metodo per far mangiare l’insalata ai figli. Anche se non molto dietetico
PASTA ALLA CALABRESE
DI ANTONELLA LAMANNA
- Pasta integrale a piacere
- Quantità dipende dalle boccucce 🤣
- 2 spicchi d’aglio senz’anima
- olio d’oliva
- Peperoncino calabrese rosso piccanterrimo in polvere,mezzo cucchiaino da tè
- Peperoncino dolce in polvere, cucchiaino da tè.
- Pan grattato
- Sale.
PANE
DI BARBARA MARCUCCI
Ingredienti:
- Pasta madre liquida
- acqua e farina
Faccio un pò a occhio, il mio motto è “non posso direzionare una vita per fare il pane ma piuttosto dobbiamo trovare un equilibrio” questa madre la tiro su ad acqua e farina, finchè non arrivopiù o meno sui 150 gr, meglio farla riposare a lungo, anche dalla sera alla mattina. Quando la pasta madre è pronta io faccio 450 grdi farina, aggiungo un pizzico di sale, mescolo farina con pasta madre, lascio i bordi sporchi, in modo che rimettendo farina e acqua, mescolando con la farina fredda, mi ripreparo una noce di pasta madre per la volta sucessiva. , impasto con acqua la lascio morbioda e facio le pieghe, impasto fino a quando le mani sono pulite ache se l’impasto è morbido. Lo faccio riposare circa mezz’ora e poi rimpasto. poi lo lascio riposare almeno 4 ore. lo rimpasto di nuovo. Lo metto in forno,lo appoggio su una base sottile, 15 min a 225° poi 15 min 200° poi 15 a 180°.
Deve suonare come un tamburo. spengo e lascio raffreddare il pane in uno strofinaccio in modo che si asciughi bene.
Sul link www.aziendapasserini.it
potete vedere la ricetta di Claudio Pozzi che fa parte della rete di semi rurali.
La mia pasta madre proviene dalla sua.
INSALATINA INSOLITA
DI LUCIA RUFINI
Ingredienti :
- Misticanza
- Lenticchie o cannellini
- Cotto
- Scaglie di Parmigiano reggiano
- Sale
- Olio EVO
- Aceto balsamico o glassa di aceto balsamico
Questo è uno di quei piatti che mi sono inventata cos, per la semplice voglia di provare accostamenti nuovi e per non buttare via una manciata di lenticchie che avevo già lessate (al loro posto potete usare quelle in barattolo, già pronte, o dei cannellini, sempre in barattolo).
Fate con la misticanza un letto sul piatto, distribuite sopra le lenticchie, il cotto spezzettato, le scaglie di Parmigiano, condite con sale, olio EVO e il balsamico.
LE PANINE DI PASQUA
DI MONIA TUCCI
Se chiudo gli occhi sento ancora l’odore, ed il ricordo diventa fortissimo
La mattina di Pasqua,la nostra colazione, era un rito: si mangiavano le uova sode accompagnate dalle panine.
Le uova erano benedette la sera precedente durante la lunga, infinita, Messa di Mezzanotte officiata da Don Isacco che ricordo avvolto da una nube di incenso e accompagnato dal coro. La Messa, come la processione del Venerdi Santo, erano un’ occasione per andare in paese, a Magliano in Toscana, che per me, che stavo in campagna, era paragonabile a partecipare ad una festa.
Il cestino con le uova sode era adornato con grande amore da mia nonna Maura, lo rivestiva con il suo centrino più bello, fatto con le sue mani,su cui poggiava le uova raccolte e selezionate nei giorni precedenti, il fiocco ed un fiorellino come chiusura. Il cestino veniva messo, insieme agli altri, su gli altari laterali della Chiesa ed era quasi una gara a chi offriva quello più curato e bello.
La mattina dopo, prestissimo,un tripudio di odori, colori e rumori accompagnava il nostro risveglio: il caminetto acceso, il forno in pietra esterno dove veniva cotto il pane per tutta la settimana, il ribollire del ragu’ e il suo profumo che inonda la stanza, la spianatoia per stendere la sfoglia, il rumore del mattarello,e le panine di Pasqua.
Nonna Maura le preparava nei giorni precedenti, non ha mai scritto la ricetta perché lei faceva “ad occhio” e tutti gli anni il gusto, la consistenza, il colore della panina era motivo di discussione:” Maura, dovevi mettere più anice, Nonna,manca lo zucchero, Mamma, la quantità di uvetta era giusta…”
E mia nonna continuava a mangiare la panina accompagnata dall’uovo sodo, ascoltando e annuendo con aria sorniona; dolce e salato ,sacro e profano insieme.
Ecco qui di seguito “PRESSAPPOCO”la ricetta
Ingredienti:
(dose per 3 pani)
- 400 gr di uvetta ammollata con acqua e vin santo
- 2 cucchiai di anice ammollato con vin santo
- 750gr farina
- 100 gr zucchero
- lievito per torte salate
- mezzo bicchiere di olio
- 4 uova
- un pizzico di sale
- forno 180° per 1 ora e 20 minuti
Procedimento
Mescolare il lievito con un po’ di farina, aggiungere una parte dell’olio e acqua, e un pizzico di sale, farla lievitare. Quando è lievitata si aggiungono gli altri ingredienti e il resto dell’olio. Fare 3 panetti lasciarli lievitare, scaldare il forno.
Mettere i panetti in forno appoggiati sulla carta forno. Spennellare con rosso d’uovo. Cuocere a 180° per 1 ora e 20 minuti.
“PALLINE FESTOSE” O MEGLIO “CACCHINE”
DI VALENTINA CARMAGNINI
Queste palline le metto fra le mie ricette del cuore perché oltre ad essere golosissime e facilissime da preparare, sono legate a bellissimi ricordi e momenti di condivisione nel farle e nel mangiarle!
Avevo più o meno dieci anni la prima volta in cui le ho preparate, la mia mamma trovò la ricetta per caso in una rivista e da lì l’ho sempre conservata, ci divertivamo a farle anche con la mia sorella più piccola sempre impiastricciata di cioccolata.
Le preparo soprattutto per carnevale..ti ricordi le feste con recite della Santissima Annunziata? Ecco in quelle occasioni raddoppiavo la dose e a volte anche qualcosa in più! Che ridere, avevo il frigo strapieno di palline per quell’occasione!
Poi crescendo le preparavo da portare alle cene fra amici e da lì sono diventate le “cacchine”, ancora mi vien da ridere a ripensare ai commenti!
Eccole qui:
- 100 gr mascarpone
- 50 gr burro
- 100 gr zucchero a velo
- 1 tuorlo d’uovo
- 60 gr cacao amaro in polvere
- 1 bicchierino di maraschino
- 130 gr biscotti secchi
- granella colorata/codette per guarnire
Sbriciolare i biscotti, prima usavo un matterello o una bottiglia ora per fortuna c’è il mixer!
Lavorare per un quarto d’ora il mascarpone con il burro, lo zucchero a velo e l’uovo.
Aggiungere il cacao, il liquore e i biscotti sbriciolati e continuare ad amalgamare.
Dall’impasto formare delle palline e ricoprirle con la granella, tenerle in frigo prima di servire, se le fate all’ultimo momento potete metterle in freezer.
Buona leccata di baffi!!
TORTA DI SEMOLINO
DI BARBARA VESTRINI
- Farina gr.200
- 1 uovo
- 1 tuorlo
- Burro 100 gr
- Zucchero 100 grv
- Farcitura
- Semolino 70 gr.
- Latte mezzo litro
- 1tuorlo
- Zucchero 70 gr
- Cioccolato fondente in blocchi 150 gr.
- Panna montata 4 cucchiai
- Scorza di limone
Preparare la pastafrolla e lasciarla in posa . Nel frattempo preparare la farcia bollendo il latte con la scorza di limone poi aggiungere il semolino, lo zucchero, un pizzico di sale mescolando continuamente. Quando il preparato si addensa si spegne il fuoco e si aggiunge il tuorlo.
Stendere la pasta frolla con il bordo rialzato, mettere la farcitura e mettere in forno per 30 minuti a 180 gradi.
In un pentolino fondere la cioccolata a bagnomaria e far un poco raffreddare. Aggiungere la panna montata che non permetterà al cioccolato di solidificarsi.
Ricoprire il dolce con la farcia di cioccolato e raffreddare
E’ buona e ogni volta che la faccio vi viene sempre chiesta la ricetta. io la cucino in una tortiera tonda ma talvolta l’ho cotta in una teglia quadrata e poi fatta a quadrotti. Provala…un abbraccio
CHEESECAKE
DI LAURA T.
La mia ricetta..
Sarà che la mia mamma ha sempre amato cucinare, ma anche essere e restare l’unica regina della cucina…
Sarà che mi sono sposata un uomo che della cucina avrebbe voluto farne un mestiere, anche se poi ha cambiato idea e dunque anche professione…
Sarà che sono circondata da persone che cucinano, ma che non hanno mai avuto nessuna intenzione di tramandare, o anche semplicemente condividere, le loro conoscenze culinarie…
E sarà per tutto questo che di fronte all’invito di Monia di condividere una mia ricetta pasquale su un blog, mi sono sentita….un’incapace?
A Pasqua di solito sono quella che sparecchia e lava i piatti. Come a Natale d’altronde.
Ci tengo a precisare che se per la generalità delle famiglie vige la regola “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi…” nella mia famiglia la regola è stata riscritta: “A Natale o Pasqua che sia, non puoi decidere di andare via..”.
E se proprio la volete sapere tutta, neanche per questa Pasqua in quarantena “la scampo”…
Eh già, i miei genitori abitano tre piani sotto il mio, non rischio neanche la multa a prendere l’ascensore per scendere al primo piano il giorno di Pasqua…
In realtà poter stare con la mia famiglia e i miei genitori è un gran lusso e una grande fortuna, di questi tempi ancor di più. Così quest’anno ho deciso di “scendere” a casa dei miei, al primo piano, con una delle poche cose che so fare, il cheesecake (crudo).
Per il mio cheesecake occorrono: formaggio Philadelphia, burro, biscotti Marie, panna da montare, colla di pesce, (un uovo – facoltativo) zucchero, marmellata frutti di bosco e fragole.
Per preparare la base della torta:
- 200 grammi di biscotti Marie
- 20 grammi circa di burro (fuso)
Tritare finemente con un pesto o con il mixer i biscotti, nel frattempo fate sciogliere il burro in un pentolino. Unite i biscotti tritati al burro sciolto, mescolate bene poi distendete il tutto in una teglia (anche quelle di alluminio usa e getta vanno bene). Schiacciate il composto con un cucchiaio per renderlo omogeneo e liscio e mettetelo in frigo.
Per preparare la crema:
- 500 gr di Philadelphia
- 200 ml di panna fresca da montare
- 125 gr di zucchero
- 10 gr circa di colla di pesce in fogli
Unite il Philadelphia a circa due terzi dello zucchero (e al tuorlo d’uovo se vi piace) e lavoratelo un po’. Montate la panna con lo zucchero rimasto. Aggiungete la panna montata al Philadelphia precedentemente lavorato, e mischiate il tutto (anche con le fruste per montare la panna se volete fare poca fatica – io lo faccio sempre).
Sciogliete i fogli di colla di pesce in pochissima acqua (io di solito metto il pentolino sul fuoco, ma pare che la colla di pesce si sciolga a freddo). Appena la colla di pesce risulta completamente sciolta, aggiungetela alla crema. Versate il tutto sulla base di biscotti, cercate di rendere piatta la torta aiutandovi col cucchiaio. Mettete in frigo.
Per la guarnizione
Un barattolo di marmellata (fragole o lamponi o frutti di bosco…ma va bene anche la cioccolata)
Poco prima di servire la torta, prendete la marmellata che avrete scelto, versatela in un pentolino, aggiungetevi poca (pochissima) acqua e lasciate sul fuoco per un paio di minuti. Deve essere un po’ più liquida della consistenza della marmellata, ma non troppo. Guarnite o la singola fetta o tutta la torta in base alle vostre preferenze.
Mi chiamo Laura sto per compiere mezzo secolo e non so cucinare
TORTA DI FRUTTA
DI BARBARA MURRU
Questo non è un dolce della tradizione, non è un dolce di “famiglia”, forse perchè a casa mia si sono sempre fatti tanti dolci, non me ne viene uno in mente.
Questo è un dolce che mi fa pensare alla mia mamma, quando le veniva chiesto di farlo per quelle belle giornate fuori con amici, magari in una casa al mare, durante quelle bellissime domeniche di primavera. E oggi, sarà la voglia di stare con lei, sarà per la voglia di una di quelle giornate con amici al mare e complice un cestino di fragole, ho deciso di farlo.
Ingredienti
- 120gr burro
- 10 cucchiai di farina
- 10 cucchiai di zucchero
- 3 uova
- 1 bustina di lievito
- una vaschetta di fragole
- scorza di limone grattugiata
E’ un dolce molto semplice, non ha bisogno di troppa cura per farlo, basta frullare bene le uova con lo zucchero, unire burro la farina e il lievito. Si ottiene un impasto abbastanza denso
FOTO 1
a quel punto si mettono le fragole, io le ho divise a metà
FOTO 2
Va infornata a 180° per 30 min.
durante la cottura le fragole spariranno
FOTO 3 E4
PASTIERA
DI MARLINA POLIZZI
La mia storia inizia in Campania un po’ di anni fa e, da che ho ricordi, i giovedi che precedevano la Pasqua erano inebriati dal profumo che sprigionavano una media di 6/7 Pastiere di grano. Dopo la preparazione queste, distese sul tavolo, attendevano il turno per la cottura. Necessitavano di una cottura lenta e lunga, per cui il profumo durava la maggior parte della giornata. Le Pastiere, però, non si mangiavano, se non a partire dal giorno di Pasqua. Alcune venivano donate alle persone più care, le quali, spesso, ricambiavano a loro volta il dono.
Essendo un dolce che mi ha sempre accompagnato nella vita e mancando le persone che ogni anno ne erano le artefici, non potevo far altro che impararne la ricetta. Di seguito la ricetta che mi è stata tramandata dalla mia mamma a cui era arrivata dalla nonna e che i miei figli chiamano “di nonna Nina”
PASTIERA (i quantitativi degli ingredienti sono comprensivi di quelli utilizzati per la crema pasticciera)
ingredienti
- 450g zucchero
- un barattolo da 500g di grano cotto
- 500g di ricotta mista (pecora e mucca)
- 10 uova (5 intere e 5 tuorli)
- essenza di fior d’arancio q.b.
- 1 ½ bicchieri di latte
- una stecca di cannella
- (250g di crema pasticciera)
- circa 700g di pasta frolla
procedimento
Sera prima della preparazione
- mescolare la ricotta con 250g di zucchero e riporre coperto in frigo
- mescolare il grano con una noce di burro, 100g di zucchero, mezzo bicchiere di latte e la cannella. Porre sul fuoco e aspettare che si amalgamino portando il tutto ad ebollizione. Spegnere il fuoco, far raffreddare e mettere il frigo.
Al mattino
- stendere la pasta frolla e rivestire una teglia a bordi non troppo alti
- unire ricotta, grano, zucchero restante, i tuorli ed infine i bianchi battuti a neve
- riempire con il composto la teglia rivestita di pasta frolla e con la parte restante fare le strisce da disporre sull’impasto formando delle losanghe tipiche del dolce
Infornare in forno ventilato a 150° fino a che la superficie risulta dorata e leggermente spaccata in superficie.
LIQUORE AL CIOCCOLATO
DI ADA GOBBI
- 1 litro di latte intero.
- 125 gr di cacao amaro.
- 500 gr di zucchero.
- 200 ml di panna fresca.
- 125 ml di alcool per dolci 95 gradi.
In una pentola versiamo lo zucchero e il cacao setacciato e mescoliamo bene. Aggiungi a filo sempre mescolando il latte e la panna fresca… mescolare bene e accendere il fuoco. Mescolare bene fino a bollore quindi spengere e fare raffreddare completamente. Aggiungere l’alcool mescolare e imbottigliare. Circa 1,5 LT di liquore. Lasciare riposare qualche giorno agitando la bottiglia ogni tanto….il liquore è pronto…
La ricetta l’ho copiata …. è talmente buono che devo farlo spesso!!
Lo tengo in frigo perché ci piace fresco… ottimo sul gelato sulle fragole e sui dolci..
Un bacione e buona Pasqua.
GRAZIE DI CUORE A CHI HA CONDIVISO RICETTE E RICORDI INTIMI, SONO CONTENTA CHE SENTIATE #FACCIAMOCI COMPAGNIA ANCHE UN PO’ VOSTRO.
DA OGGI HA INIZIO LA RACCOLTA DI VOSTRE CREAZIONI ARTISTICHE PER METTERE IN PIEDI DELLE MOSTRE VIRTUALI.
UN ABBRACCIO
Sabrina
Aprile 10, 2020Ottimo tutte ricette da provare….. Grazie Monia sei una grande 😘😘😘
Elisabetta
Aprile 10, 2020Quante buone ricette, verrebbe voglia di organizzare un gran pranzo di pasqua e che ognuno porti il suo piatto! Me questo o-o potremmo fare “dopo”; per ora proviamo le ricette e pensiamoci mentre le realizziamo. Grazie Monia!
Laura
Aprile 10, 2020Grazie per le vostre ricette , sembrano fattibili anche per una negata come me!
Grazie Monia che hai creato questo spazio….io non amo molto scrivere ma leggo volentieri …e sono tanto contenta di averti conosciuta, sei fantastica!! 😘
Laura
Pio
Aprile 11, 2020grazie signorina elisabetta
Pio
Delia
Aprile 10, 2020Bravissime tanti spunti x Pasqua, grazie A tutte e In particolare alla mitica Monia che ha sempre grandi idee e lavora x mettere tutto insieme🤗🌈💪!!!
Pio
Aprile 11, 2020la mia no èh! l’ha mandata il prof daniele e non c’è.
Monia Tucci
Aprile 11, 2020Buonasera Pio
Mi scuso mi deve essere sfuggita.
Comunque ci sarà una seconda puntata perché nel frattempo me ne sono arrivate altre.
Grazie mille
Monia Tucci
Aprile 14, 2020Potresti riscrivermi alla mia mail direttamente, perchè l’ho ricercata ma non l’ho trovata. la mia mail è ciuchinosorridente@hotmail.com
Grazie