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#FACCIAMOCICOMPAGNIA – GIORNO 24

Buongiorno!!!

Oggi secondo appuntamento con le mostre virtuali. Nostro Ospite ALESSANDRO MAZZONI, bravissimo autodidatta, Colori forti e decisi. Il risotto di asparagi ..mi riempie di ricordi, credo che questo sia il primo anno che non mangio quelli selvatici trovati dal mio babbo in maremma…ma mi rifarò, intanto archivio la ricetta di Elisa Nesi come un tesoro prezioso. E poi per giocare  le filastrocche di Anna Paoletti .

Adesso tutti a sfogliare i libri di storia dell’arte per rispondere all’arcano del prof Spinelli…

Vi abbraccio . Su col morale!!

e…continuiamo a farci compagnia!!!


CACCIA AL SIMBOLO

DEL PROF. RICCARDO SPINELLI

Risposta al quesito di ieri : “Madonna col Bambino – Donatello – Basilica Sant’Antonio – Padova

Quesito di oggi dell’opera sottostante è: “Si identifichi il personaggio ed il suo autore”

domani la risposta….


A TAVOLA CON LU
DI LUCIA RUFINI

Polpettone farcito

Serviranno per 3/4 persone:

  • 350/400 gr di macinata mista
  • un uovo
  • pangrattato
  • noce moscata
  • sale
  • sottilette
  • prosciutto cotto o mortadella
  • zucchina

Mescola la carne macinata con l’uovo, il sale, la noce moscata e il pangrattato fino a raggiungere la giusta consistenza. Poi stendi l’impasto su un foglio di carta forno dando la forma di un rettangolo, coprilo con le fette di affettato, spargi sopra un po’ di zucchine tritate o fatte a filetti e copri con le sottilette.

A questo punto arrotola dal lato corto, con le mani inumidite sigilla la chiusura e i lati. Ora io di solito lo cuocio nello stampo da plumcake coperto di carta forno ma si può fare anche in una teglia avvolto sempre in carta forno o alluminio.

Cuocilo a 180/200 per 25/30 minuti e verifica la cottura.

Se lo cuoci incartato, lascialo andare nel forno un po’ aperto perché perda l’umidità eccessiva.

All’interno si può veramente mettere di tutto, qualsiasi cosa piaccia. Per renderlo più ricco si può unire alla carne, al momento dell’impasto, dello stracchino o della ricotta o del formaggio spalmabile.

La prossima ricetta sarà una torta di mele speciale, quella della mia adorata maestra di cucina (con qualche piccola modifica)

  • 2 uova
  • 125 gr di zucchero
  • 80 ml di olio di semi di girasole
  • 100 ml di latte
  • 250 gr di farina
  • una bustina di lievito per dolci
  • scorza di limone
  • 2/3 mele di vostro gusto

LEZIONI DI CUCINA
DI ELISA NESI
RISOTTO CREMOSO CON ASPARAGI DI BOSCO
Vi scrivo la ricetta, inventata da me:
– per fare il soffritto ( per le meno esperte) : si taglia Mezza cipolla, si risola con olio oliva extra vergine e si mette in una wok antiaderente
– dopo aver rosolato bene la cipolla bianca ci si aggiunge il risotto ( carnaroli o vialone nano, che non scuociono) finché non cambia leggermente colore, questa di chiama tostatura del riso.
– a parte prepariamo il brodo vegetale e ben bollito lo aggiungiamo sempre al risotto che cuocerà con uno strato di acqua a pelo del risotto. ( mi raccomando a fuoco basso!) Aggiungiamo costantemente il brodo bollente al nostro risotto
– a parte, prepariamo la crema : in un tegame si cuociono gli asparagi, meglio di bosco ( con acqua, senza farli bollire, sennò perdono sapore e sostante nutritive come vitamine e sali minerali) ; preferiamo un tegame antiaderente con coperchio in vetro, con un bocchettone che fa fuoriuscire il vapore.
Successivamente quando li vediamo cotti, aggiungiamo abbondante olio, pepe e sale qb. Facciamo prendere colore e giriamo bene, devono rosolarsi bene! Prendiamo gli asparagi con il loro “liquidino oleoso”, aggiungiamo un formaggio cremoso ( es lo spalmabile fresco del nonno Nanni), mettiamo tutto nel frullino o usiamo un mini primer e creiamo la salsa.
– aggiungiamo quindi la salsa al nostro risotto, giriamo sempre bene e costantemente, qualche minuto e quando vedete tutto bene amalgamato, è pronto ! Se lo vedete troppo secco, possiamo diluire con del latte caldo. IMPIATTARE e Buon appetito!

PER LA RUBRICA MOSTRA VIRTUALE:

ALESSANDRO MAZZONI

Nato il 21/07/75 a Contarina RO. Ma da sempre vivo e sono Fiorentino..la mia passione per il disegno si cela in me’ da sempre, ma l’approccio con la pittura e iniziata in tarda età…sono autodidatta e nei primi lavori che ho  fatti ad olio, mi sono cimentato in pitture paesaggistiche..Ma sentivo dentro di me il bisogno di qualcosa di totalmente diverso..dovevo mettere su tela le mie sensazioni e tutto quello che mi affliggeva,  da qui l’astratto…la mia pittura segue degli schemi geometrici e questo perché da buon ossessivo compulsivo, tutto quello che esce dagli schemi mi spaventa…i colori spesso sono a base 3 e rappresentato i miei stati d’animo ed il mio carattere, certamente non facile..però con il passare del tempo proprio come un percorso analitico, ho cambiato la mia percezione cercando di rompere questi schemi .. da qui l’utilizzo di gusci d’uovo ( simbolo di rinascita) lo spago impiastrato con il colore ( il Caos). Fino ad arrivare alla resina e pigmenti metallici colorati per arrivare alla sostanza e abbandonare la formalità..ecco questa è la mia pittura, questo sono io.

 

“Porta…mi via” “tecnica mista” 60×40

 

“Passione” acrilico su tela 50×60

 

“Liquido oscuro “ tecnica mista 69×50

 

“Tributo a Duliano Ergassia” tecnica mista 40×60

dettaglio

 

Senza titolo. Tecnica mista su iuta 70×100

dettaglio

 

“ Linee 2” acrilico su tela 120×60


GIOCHI DI PAROLE
DI ANNA PAOLETTI

3 – Giochi di parole from english: LIMERICK

Sono brevi componimenti nonsense con “umorismo inglese”.. Rima AABBA, con un luogo geografico e un protagonista… In rete trovate tutte le spiegazioni.. Ecco qualche esempio non proprio secondo le regole, se volete provare è divertente:

  • Pontassieve (FI)

Diceva la mia nonna che a Pontassieve

C’era un gatto che le rubava sempre il latte,

così lo scaraventò nella Sieve,

insieme a un vecchio paio di ciabatte.

Ora non da più noia a nessuno e beve.

  • San Miniato (FI)

Per la strada che porta a San Miniato,

c’è un osso di balena sotto un tetto,

dal sole è tutto cotto e sbiancato

ma ci sta proprio in modo perfetto.

Dicono che un tempo lì c’era un mare salato.

  • Sieci (FI)

Prima c’era la nave alle Sieci,

che traghettava la gente fino alle dieci.

Poi dopo la guerra l’hanno levata

Perché a picco infine era colata.

Ora non si attraversa più l’Arno alle Sieci!

  • Nave ai Martelli (FI)

Quando c’era il traghetto alla Nave ai Martelli,

trasportavan la gente, brutti e belli.

Quando è diventato vecchio l’han levato

E non l’hanno mai più recuperato.

Così non si traghettan più ne’ brutti, ne’ belli. (Come si può notare solo gli ultimi due han le rime in modo giusto… ma qualche licenza poetica ci sta..)

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1 Response
  • Alessandro Mazzoni
    Aprile 16, 2020

    Volevo ringraziare Monia per aver esposto i miei lavori sul suo Blog..Come si direbbe a Firenze ganzo ed interessante ed una buona compagnia in queste lunghe giornate..

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