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Giochi didattici: Giochi matematici

 

Già in passato avevo scritto dell’utilità del gioco per trasmettere il “sapere matematico”, condivido qui un altro stralcio della mia tesi per il Tfa sperando possa essere utile a qualcuno.

Come far piacere la matematica? Intanto evitando di trasmettere la “matematicofobia”, spiegarne l’utilità ed utilizzare strumenti della vita quotidiana, dimostrando che questa materia ha uno scopo e serve in ogni momento e situazione della vita.

Inoltre sarebbe importante evidenziare che esistono attività, matematiche, come ad esempio il Sudoku, che pur non avendo uno scopo preciso, sono divertenti.
Il primo approccio col mondo della matematica lo si ha già tra le pareti domestiche, oggetti che possono essere riportati ed utilizzati anche a scuola:

  • orologio da cucina (sia analogico che digitale) per imparare a leggere l’ora;
  • calendario da parete;
  • giochi da tavolo con dadi, aiutano a prendere confidenza con le operazioni ma anche con il calcolo delle probabilità;
  • un mazzo di carte da gioco per imparare come funzionano classificazioni e probabilità;
  • calcolatrice;
  • caraffe graduate, bilance si possono utilizzare per le equivalenze e si possono riprodurre utilizzando bottiglie di shampoo per costruirsi la propria caraffa graduata;
  • legumi secchi,pasta secca, confetti si possono usare per contare grandi quantità e per vedere quanti ce ne stanno in una mano, dividerli in gruppi, raggrupparli;
  • una tavoletta grande di cioccolata per esempio quelle con quattro quadratini perotto si possono utilizzare per spiegare le frazioni e anche come rinforzo positivo;
  • metro da sarta, righello l’insegnante tiene lo zero e chiede di leggere il numero, dimisurare distanze , o dimensioni di oggetti e spazi;
  • bersaglio per freccette serve per imparare somme e sottrazioni ma anche per raddoppiare e triplicare;
  • giochi con i dadi (anche quelli con forme particolari) i dadi non devono essere per forza dei cubi, ci sono anche quelli esagonali o con venti facce triangolari (a volte gli insegnanti li usano per estrarre a sorte il nome di colui che sarà interrogato);
  • termometro da esterni e interni utile per stabilire quali sia la temperatura interna o esterna, Quando in inverno va sotto zero, può essere introdotto il concetto dinumero negativo.

Ecco invece un elenco di giochi più o meno conosciuti e sfruttati a scuola:

Tangram
E’ un rompicapo cinese che serve per allenare la concentrazione, la percezione spaziale e la creatività, si forniscono ai partecipanti sette tavolette (dette tan) inizialmente disposte a formare un quadrato con le quali potranno poi formare delle figure. In genere si utilizza singolarmente, fornendo al partecipante un foglio su cui è raffigurata l’immagine da
riprodurre, ma può anche essere utilizzato come gioco cooperativo facendo aggiungere un pezzo ad ogni partecipante della squadra fin quando non saranno stati posti tutti, calcolando il tempo impiegato e facendo si che alla squadra più veloce si assegni un punto.

Battaglia navale
Battaglia navale è un gioco da tavolo in cui due giocatori posizionano le proprie navi su una griglia fatta da numeri e lettere cercando di indovinare la posizione delle navi avversarie per colpirle e affondarle. E’ molto utile per promuovere la coordinazione, l’attenzione e nella fase di realizzazione richiede capacità grafiche e coordinamento oculo manuale.

Dove lo metto???
Serve per imparare a leggere numeri a tre o quattro cifre e per svolgerlo utilizzeremo un mazzo di carte senza le figure.
Può essere fatto a squadre o giocato singolarmente, ogni giocatore deve disegnare tre rettangoli su un foglio per contenere la carta, si concorda lo scopo del gioco, scrivere il numero più alto o più basso. A turno si pesca una carta dal mazzo e si mette in uno dei riquadri. Quando tutti i giocatori hanno sistemato le tre carte dovranno leggere i numeri di
tre cifre. Vince chi si trova il numero più alto o più basso in base a quanto stabilito.
E’ il giocatore che sceglie dove posizionare la carta pescata e per questo entra in campo anche la strategia, perché mentre i nr 1 o 9 sono rispettivamente basso e alto, il 5, essendo intermedio pio avere una funzione decisiva per la vittoria o la sconfitta. Questo gioco stimola anche la memoria (per ricordare quante carte con quel valore sono già uscite ) e il calcolo delle probabilità;

Chi prima arriva meglio alloggia
per questo gioco si usano i dadi e lo scopo è arrivare per primi ad un numero concordato, si tira il dado e si procede a sommare o moltiplicare quanto uscito dopo il lancio.

Cacciatore di figure
questo gioco unisce osservazione, velocità e può essere abbinato ad un’uscita didattica. I ragazzi saranno chiamati a riconoscere negli oggetti della classe, o di qualsiasi altro ambiente che li circonda, la figura geometrica corrispondente. Ad ogni figura si può attribuire un punteggio diverso e, se abbinata ai cartelli stradali, può diventare un’occasione per tener conto anche di quelli.

Quanto pesa?
Questa attività serve per esercitare i ragazzi a stimare il peso di un alimento, non è richiesta precisione nella stima ma riuscire ad affinare la capacità di valutare il peso tenendo conto delle dimensioni e della consistenza.
Ho utilizzato questo tipo di attività nei professionali alberghieri, abbinato ad un esercizio di stima del prezzo degli alimenti. Come compito di realtà è stata proposta un’attività all’esterno della scuola, presso il supermercato, durante la quale, i ragazzi, divisi in piccoli gruppi, e con un budget concordato, erano chiamati ad acquistare il maggior numero di
ingredienti utili per realizzare una preparazione.
Questo tipo di gioco abbina strategia e movimento, capacità di problem solving, di calcolo.

Segugio
Lo scopo del gioco è scoprire il numero segreto dell’altro giocatore. Se si gioca a coppia un giocatore pensa un numero e l’altro deve indovinarlo facendo domande a cui verrà risposto affermativamente o negativamente. ( per esempio E’ un numero pari? E’ un multiplo di 3?). Vince chi indovina il numero nel minor tempo possibile.
Per poter partecipare, i giocatori dovranno avere dimestichezza con il linguaggio matematico, e una grande elasticità mentale.

Lego
Apponendo delle etichette con con simboli matematici, sfruttando i colori e le altezze differenti, possiamo utilizzare i classici mattoncini della lego, come strumenti matematici per visualizzare in maniera differente le operazioni.

Anche in questo caso vi segnalo alcuni libri che afferiscono alla matematica e che possono fornirvi idee come è successo a me:

A.Beutelspacher- M. Wagner, Piega e spiega la matematica, laboratorio di giochi matematici, Ponte alle Grazie

R. Eastaway, Quanti calzini fanno un paio, le sorprese della matematica nella vita di tutti i giorni, i saggi di Focus

C. Tuttle- P. Paquette, Giochi con i numeri, per imparare a contare divertendosi, ed Red

R. Eastaway- M. Askew, Matematica per mamme e papà, contro lo stress dei giorni a casa, Salani editore.

 

 

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