di David Leavitt
edizioni Mondadori
“In fondo cos’è un ricattatore se non l’incarnazione stessa della coscienza? Estorcere del denaro in cambio del silenzio, non è molto diverso dall’offrire ad un peccatore l’assoluzione in cambio di una preghiera. Il ricattatore non è poi così lontano dal prete”.
Non conoscevo l’autore, né avevo letto recensioni su questo libro che ho trovato davvero intrigante.
L’inizio è lento e polveroso come la vita di Judith una scialba segretaria; è un concentrato di stereotipi e di luoghi comuni ed è facile arrivare a conclusioni affrettate di trovarsi davanti ad un libro scontato e prevedibile.
Il vento forte che porta via tutta la polvere e la noia, è racchiuso nel finale che è un insieme di tanti momenti di redenzione, rivalsa, vendetta dei personaggi del romanzo dai quali però non è difficile staccarsi e dei quali non provo nessuna nostalgia.
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