Vi siete mai chiesti cosa fareste voi, se il telefono squillasse a notte fonda e vi chiedessero di correre in ospedale perchè vostro figlio ha avuto un brutto incidente?
Leggendo queste pagine, ho sentito quello squillo con Marianne, la madre, quello squarcio del silenzio della notte , rumore del suo cuoire che si spezza, quella corsa, quella speranza nutrita fino all’ultimo istante, quel tempo non tempo, in cui tutto sembra cristallizzarsi.
La scrittura di Maylis De Kerangal è magistrale, tiene il lettore incollato alle pagine in un crescendo di emozioni profonde, rendendo possibile al lettore di immaginare le sensazioni, le emozioni, le paure di tutti coloro che si trovano a vivere questa tragedia: i genitori, gli amici, i genitori degli amici usciti quasi incolumi dall’impatto,gli infermieri, i medici.
Ognuno vive a modo suo l’evento, con tragica compostezza nella consapevole presa di coscienza dell’ineluttabilità degli eventi.
Una notte insonne ma piena di significato per loro, per me.
Dimmi cosa ne pensi