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Scelta della scuola: dubbi e perplessità

di Monia Tucci

Non mi esprimo su scuola pubblica o parificata o privata perché subentrano fattori che esulano dalle mie competenze.

Dal 7 al 31 Gennaio, migliaia di famiglie dovranno fare i conti con l‘iscrizione a scuola di ogni ordine e grado; che sia il passaggio dalla materna alla primaria o dalla secondaria di primo grado (ex Media) a quella di secondo grado (ex superiori) la scelta è molto importante e non va fatta con leggerezza.

Il primo dubbio nasce ai genitori dei lattanti: nido si o nido no?

Potendo scegliere, forse, almeno durante il primo anno di vita , sarebbe meglio per il bambino stare con la mamma. Credo che per entrambi sia una esperienza importante e positiva, ma se ciò non è possibile perché il lavoro chiama ed impone scelte che rispettano meno i tempi del bambino e più quelli della società, possiamo affidare i nostri cuccioli tranquillamente alle cure delle educatrici del nido perché la professionalità è indubbia e gli stimoli molto interessanti.

Dall’anno in poi, se non è possibile inserirli al nido, una valida alternativa sono gli SPAZIO GIOCO, che ho sperimentato personalmente e che mi sento di consigliare.

Nello spazio gioco il bambino rimane circa 4 ore, durante le quali gioca, fa merenda, impara le prime regole,sperimenta lo stare insieme con un gruppo di pari, inizia a dover rispettare delle routine. Il tempo di distacco dai familiari è minimo ma comunque funzionale per l’inserimento alla materna e l’abituarsi a tempi più lunghi di permanenza sarà meno traumatico.

Nido, materna, spazio gioco, sono tre esperienze che si può anche scegliere di non fare per rimandare il momento del distacco dal proprio figlio ma quando si inizia a parlare di scuola dell’obbligo diventa necessario prendere una decisione:

Quali potrebbero essere le motivazioni in grado di orientare una nostra scelta?

  1. Vicinanza casa, al posto di lavoro o agli ipotetici aiuti

       I vantaggi di avere la scuola vicino casa sono molteplici:

  • tempi ridotti per accompagnamento/ripresa dei ragazzi;

  • possibilità di creare momenti di svago e legami al di fuori della scuola con bambini vicini di casa;

  • possibilità di creare un gruppo di mutuo aiuto fra genitori;

  1. fama della scuola o delle insegnanti:

  • Questo discrimine è molto pericoloso poiché è soggettivo, basato sul sentito dire e sulle esperienze personali. L’efficienza di una scuola dipende molto dalle persone, i dirigenti e gli insegnanti possono decidere di spostarsi o possono essere trasferiti, ci possono essere maternità e malattie che li allontanano dal loro posto di lavoro.

  • Gli stessi metodi di insegnamento non sono universalmente validi, non c’è un modello standard che vada bene per tutti sia nello spiegare che nel recepire poiché ogni individuo è unico;

  1. POF:

  • Offerta formativa. Dovremmo essere a conoscenza di cosa offre la scuola, quali sono i progetti, le proposte e le risorse che i dirigenti pensano di mettere in campo;

  1. Spazi:

  • Gli spazi dovrebbero essere adeguati al numero degli studenti e alle loro necessità;(giardino, aula multimediale etc) le aule dovrebbero essere luminose e spaziose ; dovrebbe esistere un regolare piano per la sicurezza ,

Dopo questa analisi oggettiva vi consiglio di ascoltare anche il vostro istinto ed il vostro cuore, e di valutare bene in base alle caratteristiche specifiche dei vostri figli.

Non scegliete una scuola solo per gli alti standard che richiede agli studenti, perché quello è solo un desiderio da genitore, un soddisfacimento del nostro ego; se nostro figlio non è particolarmente dotato o semplicemente non ancora maturo, oppure solo interessato ad altro, non imponiamogli una scuola che non è nelle sue corde, non scegliamo una scuola in base alle nostre aspettative per il loro futuro, o per le ipotetiche possibilità di inserimento all’università o di lavoro. Pensiamo in primis al loro benessere e alla loro serenità.

I ragazzi devono amare la scuola ed avere tempo per le proprie passioni.

Ho molti amici che mi dicono che i propri figli hanno dovuto rinunciare allo sport, o alla musica, o a qualsiasi altra loro passione perché altrimenti non riescono a fare i compiti. Ecco io questo proprio non lo condivido. Non esiste soltanto la scuola. E’ importante ma non è l’unica ragione di vita.

Ricordiamoci anche che la passione per sport o musica, potrà aiutarli sempre nella vita e probabilmente gli salverà dalla noia che spesso dà cattivi consigli e fa intraprendere strade sbagliate.

Il periodo della scuola dell’obbligo, è un periodo di formazione, non a caso si parla di scuola primaria, qui vengono poste le fondamenta di un individuo. E’ importante che i bambini acquisiscano degli strumenti che li rendano forti anche davanti ad eventuali sconfitte e frustrazioni. In questo periodo devono costruire un io forte che gli permetterà di non soccombere davanti ad un brutto voto, che li farà sentire adeguati, che li renderà immuni dalla paura del giudizio, che non li farà sentire i schiacciati dal peso del voto assegnato e che gli permetterà di aver ben chiara la differenza tra prendere un insufficienza ed essere insufficiente.

Per quanto riguarda invece la SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO, la scelta, probabilmente, è ancora più complicata; i ragazzi a 14 anni, in teoria, dovrebbero mettere una bella ipoteca sul proprio futuro scegliendo un liceo o un professionale in base a…?

  • consigli dei genitori (scuola utile per il tuo futuro, tutta la tua famiglia ha frequentato quel liceo etc)

  • al fatto che l’amico del cuore frequenterà quella scuola

  • alla facilità del corso di studi almeno sulla carta.

  • Al non avere la più pallida idea e allora affidarsi a chiunque pensando che chiunque ne sappia più di te

  • basarsi sulla passione per una delle materie più importanti di un dato indirizzo come se fosse l’unica…

Tutte considerazioni abbastanza fragili.

I ragazzi dovrebbero partecipare agli open day e farsi un’idea specifica e poi fare la loro prima scelta in autonomia. Noi genitori, dovremmo fare gli spettatori e limitarci ad accogliere i loro dubbi e perplessità incoraggiandoli anche se non condividiamo la scelta. Perché loro non sono noi, ed il mondo a cui si affacceranno dopo i 5 anni del ciclo scolastico sarà sempre qualcosa di diverso da quello che ci eravamo immaginati, sia noi che loro...(nuovi indirizzi, professioni, opportunità).

Noi dovremmo sempre essere in grado di regalargli esperienze, di spingerli a viaggiare e a fare scambi come previsto da molti istituti perché nell’apertura al mondo, nello scambio, nel viaggio c’è sicuramente la chiave per affrontare meglio la vita e trovare una soluzione anche a un corso di studi non adeguato.

Quindi, non facciamoci prendere dal panico, analizziamo, schematizziamo, ipotizziamo e poi incrociamo le dita!!

E come ha detto Chiambretti al Festival di Sanremo…”Comunque vada sarà un successo!!”

E voi? Come avete fatto la vostra scelta e la scelta per i vostri figli?

Lasciate un commento che potrebbe aiutare me e gli altri.

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6 Responses
  • silvia
    Gennaio 10, 2020

    Grazie Monia
    ad oggi ho fatto come hai consigliato te e non me ne pento…naturalmente la strada della scuola per i figli è molto lunga e tortuosa visto che comprende un periodo della vita davvero importante che è la crescita .
    Detto questo con una figlia alla quarta liceo ed un figlio in quinta elementare (che tu conosci !!) ho ancora tanto da fare… e loro più di me!!!
    Seguirò questo tuo blog con grande interesse!!!
    Un bacio
    Silvia

    • Monia Tucci
      Gennaio 12, 2020

      C’è sempre da fare ..ma è proprio questo il bello della vita!! almeno non ci annoiamo…

  • Bartoli Tatiana
    Gennaio 10, 2020

    Ciao Monia, bell’argomento questo delle scelte che riguarda i nostri figli e le scuole superiori. Personalmente li ho accompagnati a conoscere le scuole, oltre che alla giornata dimostrativa dove tra l”altro hanno avuto l’occasione di parlare anche con il singolo insegnante rappresentante. Questo gli è servito per capire che la scuola oltre all’indirizzo è fatta anche da singoli individui. Noi più adulti lo sappiamo ma loro adolescenti si affacciano per la prima volta al mondo adulto non genitore. Non è facile stare nella giusta posizione, soprattutto se li vedi in difficoltà dentro al dubbio eppure se si mettono in gioco nella responsabilità di una scelta sarà per forza un successo. Gli ho consigliato di scegliere ciò che sul momento gli piaceva. Di non pensare al futuro , se domani ti accorgi di mettere in dubbio la scelta fatta ieri…bene! Ascolta il dubbio e scegli ,o cambi perché ne avevi bisogno oppure confermi la scelta fatta. Infondo a 14 anni non è nemmeno giusto sapere cosa vorrai a 18 o 19 anni.
    Quest’anno dopo venti anni di professione mi sono chiesta se è quello che voglio fare nel resto della mia vita lavorativa, non che abbia tanta scelta eppure ho di nuovo deciso di andare avanti ,ritrovando l’entusiasmo. Scegliere ciò che ti piace! Ora!
    Buone scelte a tutti.

    • Monia Tucci
      Gennaio 12, 2020

      Tati..secondo me si può sempre scegliere!!!e te lo dico perchè lo credo profondamente! Io cerco sempre nuovi stimoli e nuove cose con cui confrontarmi, credo che anche tu possa avere molti margini. Se pensi da dove sei partita e cosa sei riuscita a creare…
      Lo stesso per la scelta della scuola. Fortunatamente, come dicevi tu, se ci si accorge di non essere portati per l’indirizzo scelto a 14 anni si può cambiare all’università.
      in bocca al lupo anche ai tuoi splendidi ragazzi

  • Alessandra
    Gennaio 11, 2020

    Ciao Monia!

    Anche io questo anno mi trovo nel difficile compito di guidare mia figlia verso la scelta della scuola superiore e non è affatto semplice. Per chi come A. non ha ben chiaro “cosa fare da grande” (ma chi lo sa a 14 anni???) è una scelta che le mette molta ansia. Nei casi come il nostro abbiamo stilato una lista dei pro e dei contro delle varie scuole e indirizzi di studio presi in considerazione e poi la scelta finale sarà di mia figlia.
    Sono d’accordo con Monia quando dice che i ragazzi devono avere il tempo di poter praticare le proprie passioni senza dovervi per forza rinunciare in favore del solo studio. Una persona costruisce se stessa in molti modi, non solo studiando ma anche avendo il tempo di relazionarsi in mondi diversi: sport, teatro, ecc. Dico questo perché molti genitori tendono a scegliere quelle scuole dove è noto che i professori sono severi, danno tanti compiti, come se questo fosse sinonimo di buona qualità di insegnamento, e costringono i ragazzi ad abbandonare i loro interessi per mancanza di tempo da dedicare allo studio. Per questo credo che quando si prende in considerazione la scelta di una scuola si debba tener conto anche di questo fattore.
    Inoltre trovo una pratica antipatica quella di far indicare ai prof delle medie le scuole di orientamento. Non possiamo classificare ed etichettare i ragazzi a 14 anni semplicemente indicando se uno studente è da liceo o professionale. Preferirei piuttosto che i prof si soffermassero di più sull”attitudine allo studio che un ragazzo ha. Ci sono ragazzi molto brillanti alle medie perché hanno capacità personali e riescono ad avere risultati buoni o ottimi pur non studiando o studiando poco. Questi ragazzi si trovano poi al liceo, magari quello top con prof esigentissimi, e nel miogliore dei casi vengono rimandati a 2/3 materie.
    Concludo dicendo che per mia esperienza ho capito di amare lo studio solo in 4 superiore e non c è stato un prof particolare che mi abbia ispirato. Credo sia stata solo questione di maturità, tardiva? chi lo sa. In ogni caso nessuno sa cosa ci aspetta il futuro e che piega ed evoluzione avranno i nostri ragazzi.
    In bocca al lupo a tutti!

    • Monia Tucci
      Gennaio 12, 2020

      Si credo che fare delle scelte così importanti a 14 anni sia davvero difficile, ma anche dare o non dare consigli lo è altrettanto!!
      Io personalmente ho evitato le scuole note per prof severi, tanto per citarti, proprio perchè credo profondamente nell’importanza di garantire ai nostri figli una vita piena e non solo di didattica.
      concludo facendo un grosso grosso in bocca al lupo ad A.

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