Testo di Roberto Aliaga
Illustrazioni di Roger Olmos
Edizione – Logos Edizioni
Quando ero piccola la mia Bis nonna Maria, e poi mio nonno Avo, mi intrattenevano con questa filastrocca: “Questa è la novella dello stento che dura tanto tempo te l’ha dire o te la dirò?” e qualsiasi fosse la mia risposta, si, no, boh, basta, uffa, dai… proseguivano: “non si dice (parola della risposta) alla novella dello stento, che dura tanto tempo te l’ha dire o te la dirò?”:
Ricordo di aver avuto reazioni di ogni genere, dalla rabbia, alla frustrazione, al sorriso a mezze labbra, di fatto non ho mai saputo la storia… Forse sarebbe il caso di inventarne una!
Comunque, questo mi serve solo per introdurvi e in un certo senso spoleirare, “Una storia piena di Lupi” che racconta di almeno 100 lupi affamati che vivono tra le pagine di un libro, e che cercano cibo senza trovarlo, fin quando pensano di tirar dentro alla storia la loro piccola lettrice ma…”A lupo ghiottone venne un magone. Non poteva lasciare che finisse divorata! Allora ebbe un’idea: scese e si mangiò il 3 del 31. E fu come se tornassero alla pagina 1, all’inizio di una fiaba che diceva: C’era una volta una storia piena di lupi…”
E come per la novella dello stento si può ricominciare l’avventura leggendo con voci diverse, strategie, inventarsi un finale in piena liberà!
Le illustrazioni ed i colori sono bellissimi, c’è una grande cura per i particolari, le architetture richiamano i lupi, case con orecchie di lupo al posto del tetto, statue lupesche, maniglie, lupi che fanno di tutto,ed anche un mini giochino del “trova le differenze tra la prima e … la prima pagina.
Buona lettura
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